Rifiuti organici: la raccolta che nutre la natura
Dopo il consumo c’è vita!
Il compostaggio è una tecnica attraverso la quale viene controllato, accelerato e migliorato il processo naturale a cui va incontro qualsiasi sostanza organica per effetto della flora microbica naturalmente presente nell’ambiente. Si tratta di un “processo aerobico di decomposizione biologica della sostanza organica che avviene in condizioni controllate (Keener et al., 1993) che permette di ottenere un prodotto biologicamente stabile in cui la componente organica presenta un elevato grado di evoluzione”; la ricchezza in humus, in flora microbica attiva e in microelementi fa del compost un ottimo prodotto, adatto ai più svariati impieghi agronomici, dal florovivaismo alle colture praticate in pieno campo.
Ringraziamo chi fa attivamente la raccolta dell’organico per la sensibilità ambientale e per il desiderio di vivere in un mondo pulito; a chi ancora non la fa vogliamo ricordare quanto sia facile essere migliori.
Come si fa la raccolta
Fare la raccolta differenziata dell’umido significa separare i rifiuti organici, inserirli nei cassonetti dedicati per poterli infine avviare ai Centri di Compostaggio. Il cassonetto dell’organico è chiuso a chiave (puoi ritirare la tua presso l’Urp del Comune) per salvaguardare la qualità del compost impedendo l’inserimento di altri rifiuti.
Cosa puoi raccogliere
Prima cosa: usa il bidone e i sacchetti speciali forniti dal Comune (sono gratuiti e reperibili presso l’Urp).
In casa: la parte di scarti organici che hanno origini vegetali o animali: bucce di frutta e verdura, avanzi di carne, di pesce o di pasta, fondi di caffè e bustine di tè, gusci d’uovo, pane, formaggi e simili.
Negli orti e nei giardini: sfalci di potature, erba e foglie, preferibilmente frammentati e introdotti nel cossonetto. Oppure, se in quantità rilevanti, consegnati nella SEA (stazione ecologica attrezzata) del tuo Comune.